I profughi siriani in Libano
« I siriani sono oggi la popolazione di profughi più grande al mondo, secondo i dati ufficiali: intorno ai 6,5 milioni gli sfollati interni, 4 milioni le persone che sono state costrette ad abbandonare il Paese.
Gran parte dei profughi siriani sono attualmente rifugiati in Libano: un milione quelli registrati dall'UNHCR (forse 2 milioni la cifra reale) in un Paese – il Libano – la cui popolazione è di 4,5 milioni di abitanti » [1]
« I siriani sono oggi la popolazione di profughi più grande al mondo, secondo i dati ufficiali: intorno ai 6,5 milioni gli sfollati interni, 4 milioni le persone che sono state costrette ad abbandonare il Paese.
Gran parte dei profughi siriani sono attualmente rifugiati in Libano: un milione quelli registrati dall'UNHCR (forse 2 milioni la cifra reale) in un Paese – il Libano – la cui popolazione è di 4,5 milioni di abitanti » [1]
Prima della crisi siriana il confine tra i due paesi era aperto e quotidianamente molti siriani si recavano in Libano per lavoro o per altri motivi. Dopo lo scoppio della crisi il confine è rimasto aperto e il flusso di profughi non è stato regolamentato. Il Libano non riconosce lo status di rifugiato ai profughi siriani e non si è fatto carico della costruzione di campi per accoglierli. I più poveri tra i profughi siriani abitano quindi in piccoli campi informali di baracche costruite nei campi o ai bordi delle strade - pagando l’affitto della terra su cui vivono ai proprietari libanesi, o in magazzini o garages in affitto. Generalmente chi arriva in Libano dalla Siria con qualche risparmio inizia in una casa e quando finiscono i soldi passa a un garage e/o a una baracca di legno, plastica e cartone. Recentemente nei campi dei prfughi siriani in Libano si sono verificati incendi in cui sono morti 11 bambini, mentre circa 110 persone sono state ricoverate in ospedale.
I siriani potevano e possono entrare in Libano con la sola carta di identità ed hanno diritto ad un soggiorno di sei mesi, molti siriani lavoravano stabilmente in Libano e ogni sei mesi rientravano in Siria per ottenere un nuovo visto (in due ore si va da Beirut a Damasco, includendo il tempo che si perde al confine). I profughi che tornano in Siria rischiano l’arresto e la tortura, ma per ottenere un permesso di soggiorno annuale in Libano servono 200 USD. Molti non possono permettersi un visto in Libano – l’UNHCR sta gradualmente riducendo gli aiuti forniti ai rifugiati – quindi la maggioranza dei profughi siriani in Libano è illegale o lo diventa dopo i primi 6 mesi.
Questo significa che i siriani rischiano di essere arrestati ed espulsi ai numerosi posti di blocco situati sulle strade principali, e quindi hanno difficoltà a spostarsi per cercare lavoro; in quanto illegali non sono tutelati da nessuna autorità, sono sottopagati quando trovano lavoro e spesso non vengono pagati dopo aver finito il lavoro.
Il contesto georgafico e socio-politico
Il campo di profughi siriani in cui progettiamo di costruire le case (« mukhayyam al-Rabia » – “campo Primavera” ) si trova a Tell Abbas, un paese di campagna nel Nord del Libano situato ad alcuni chilometri dal confine con la Siria. Nel campo vivono 11 famiglie della regione di Homs, 65 persone in totale. Tell Abbas è un pease in prevalenza cristiano, con una parte musulmana sunnita a una delle estremità dell’abitato. Pochi chilometri più a Nord inizia una zona a maggioranza alawita.
La regione in cui si trova Tell Abbas – la provincia di Akkar – è una delle zone più povere del Libano, a maggioranza sunnita e tendenzialmente pro-ribelli, cioè anti-regime. In questa zona i prezzi degli affitti e il costo della vita sono minori che nel resto del pease, quindi i più poveri tra i profughi siriani – persone scappate dalle loro case spesso solo con i vestiti che avevano addosso e con i soldi che sono riusciti a trovare – si sono stabiliti qui.