La tecnica
La costruzione in mattoni di terra e paglia seccati al sole è una tecnica di costruzione tradizionale in Siria e Libano, abbandonata negli ultimi decenni per motivi di carattere sociale ed economico. Si tratta inoltre di una tecnica ecologica e a basso costo. Queste case fanno parte della storia della regione, si fondono con il paesaggio e sono belle e confortevoli. Offrono inoltre un’eccezionale isolamento termico, sia dal caldo dell’estate che dal freddo dell’inverno, e un notevole isolamento sonoro (in arabo « bayt akhras » letteralmente significa "casa muta").
La costruzione in mattoni di terra e paglia seccati al sole è una tecnica di costruzione tradizionale in Siria e Libano, abbandonata negli ultimi decenni per motivi di carattere sociale ed economico. Si tratta inoltre di una tecnica ecologica e a basso costo. Queste case fanno parte della storia della regione, si fondono con il paesaggio e sono belle e confortevoli. Offrono inoltre un’eccezionale isolamento termico, sia dal caldo dell’estate che dal freddo dell’inverno, e un notevole isolamento sonoro (in arabo « bayt akhras » letteralmente significa "casa muta").
L’impianto tipico di queste case prevede una stanza rettangolare davanti alla quale si trova un portico coperto ( «riwaq» ), lungo quanto la stanza; le stanze possono venir costruite una accanto all’altra, il portico diventa così un corridoio esterno soprelevato che collega le camere. L’impasto di terra e paglia viene colato in forme di legno di 40 x 20 x 10 cm ( « qaleb sab » ) e i mattoni così ottenuti vengono lasciati a seccare al sole per 5 giorni. Come cemento si usa lo stesso impasto ancora umido, mentre come intonaco si usa un impasto di terra, paglia e calce.
Costruzioni ecologiche a basso costo
La costruzione di queste case costa molto meno di una casa simile in cemento. Facili da costruire, possono essere realizzate dalle stesse persone che vi abiteranno, senza bisogno dell’intervento continuo e costante di un architetto o di un ingegnare civile.
I materiali utilizzati nella costruzione di questo tipo di case sono completamente rinnovabili ed ecologici, oltre che facilmente reperibili a basso costo. Una volta distrutte, queste case non provocano nessun danno all’ambiente e non lasciano nessun tipo di rifiuto alle generazioni future.[1]
[1] Sintesi spesso letterale da Manuel de construction d’una maison en terre – le développement culturel durable à Zahlé et la Bekaa (2010, Beyrouth) di Adnan Khodr, Émile Saadé, Fadi Ferzli, Ismail Loueiss, Mamdouh Loueiss, Youssef Omar Hamdo, a cura di Arcenciel (www.arcenciel.org), pp.22 -23.